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Per i reati che prevedono una perseguibilità tramite querela, il soggetto che ha subito delle lesioni potrà procedere o attraverso la querela, o affidarsi direttamente al Giudice di Pace in merito all art. 21 del D.l.vo 274/00. Tuttavia, se si ricorre alla querela non viene intralciata la possibilità presentare il successivo ricorso, sempre che si tenga presente il limite di tre mesi.

Reati informatici. Con l applicazione della disposizione dell Unione Europea (R[9]89), la normativa 547/93 ha incluso nella legge nazionale una serie di reati chiamati informatici), in quanto una determinata attività illegale viene compiuta attraverso strumenti informatici o telematici.

Siffatti reati sono:

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Attuazione illegale delle proprie riflessioni (art. 392 c.p.)

Danneggiamenti a dispositivi di uso pubblico (art. 420 c.p.)

Non attendibilità di atti informatici (art. 491-bis c.p.)

Ingresso illegale in dispositivi informatici (art. 615-ter c.p.)

Possesso e diffusione illecita di codici di ingresso (art. 615-quater c.p.)

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Diffusione di applicazioni diretta a cagionare danneggiamento o bloccare un dispositivo informatico (art. 615-quinquies c.p.)

Violazione delle informazioni e notizie informatiche e telematiche (art. 616, 617-quater, 617-quinquies, 617-sexies c.p.)

Divulgazione di atti riservati (art. 621 c.p.)

Passaggio a distanza di dati e notizie (art. 623-bis c.p.)

Danneggiamenti a sistemi informatici o telematici (art. 635-bis c.p.)

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Truffa con mezzi informatici (art. 640-ter c.p.).

Calunnia, oltraggio, diffamazione

Il reato di oltraggio (art. 594 c.p.) viene commesso da chi offende la dignità o il decoro di una persona presente, ed è condannato con il carcere fino a 6 mesi o con una multa fino a € 516,46.

Il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) viene commesso da chi insulta il giudizio di soggetti terzi in loro assenza, ed è punito con l arresto fino a un anno e con una multa fino a € 1032,91.

Diverso dall oltraggio e dalla diffamazione è il reato di calunnia (art. 368 c.p.) che accade quando un soggetto, anche se sconosciuto o con altro nome, tramite denuncia, ricorso, richiesta o reclamo, inoltrate al giudice o ad altro funzionario obbligato ad informare il giudice, accusa di un reato un soggetto di cui non conosce la colpa, o simula a carico di un altro individuo le prove di un reato.

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In tal caso, si viene puniti con l arresto da due a sei anni, tranne per i casi di inasprimento.

Il nostro ordinamento giuridico, altresì, chiarisce che non è necessario che si intraprenda un processo penale per il soggetto che è stato leso dall illecito, in quanto è sufficiente l eventualità che siffatto processo venga messo in atto. Intimidazione, maltrattamento privato.

I soggetti che spaventano terzi causandone un danneggiamento sono puniti, tramite querela del soggetto leso, con una multa fino a € 51,65 (art. 612 c.p.). si può essere punito anche con l arresto fino a un anno e si procede d ufficio, se l intimidazione è grave o è commessa con l utilizzo di armi, da un individuo o da un gruppo di persone con documenti falsi o anonimi, o con attraverso l utilizzo della simbologia, o con violenze e minacce derivanti da associazioni segrete, o da più di cinque individui in gruppo, con l uso di armi, o da più di dieci persone anche senza armi.

Il reato di maltrattamento privato (art. 610 c.p.) viene compiuto da chi, con atteggiamenti aggressivi o intimidatori, costringe altri soggetti a commettere, sostenere, o interrompere un azione. Si viene puniti con l arresto fino a 4 anni.

Colpi, ferite.