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Il crimine di sottrazione ingiusta (art. 646 c.p.) si configura quando un soggetto rubi denaro o beni di terzi di cui però sia proprietario o mero possessore, per conseguire profitti illeciti per sé stesso o per altri. La pena prevista per questo reato, in seguito all atto di denuncia del rapinato, è il carcere fino a tre anni e una sanzione amministrativa fino a 1.032 euro.
Quando il furto riguarda beni posseduti in regime di tutela obbligatoria, la pena si inasprisce. E necessario il procedimento d ufficio, in caso di circostanze aggravanti. Il reato di ricettazione invece, (art. 648 c.p.) si configura se un soggetto acquisisce, si procura e allo scopo di assicurare a sé o a terzi un guadagno, compera, riscuote o occulta denaro o beni ottenuti con la commissione di un illecito, o comunque contribuisce alla loro illecita acquisizione, riscossione o occultazione. Tutto questo per conseguire illegittimi profitti per sé o per altri.
La ricettazione può essere punita con il carcere da due ad otto anni o con una sanzione amministrativa da 516 a 10.329 euro. Quando l azione è particolarmente infondata, la pena consiste nel carcere fino a sei anni e una sanzione amministrativa fino a 516 euro. Si parla di ricettazione anche quando il soggetto agente, che detiene il denaro o i beni, non può essere accusato o sanzionato, o nel caso in cui non vi sia alcun criterio per cui l illecito può essere perseguito. Responsabilità civile.
E , questa, una figura giuridica molto articolata, costituita da molteplici circostanze e fattispecie: la responsabilità si configura anche nell ipotesi di non adempimento ai contratti o nel caso di atti illeciti intenzionali o involontari (c.d. extranegoziali); queste fattispecie, sebbene presentino elementi teorici e oggettivi differenti tra loro, sono entrambe caratterizzate dalla condotta attiva del soggetto che lede un soggetto terzo, che ha il diritto di ottenere l indennizzo per le lesioni subite, riconosciutogli dalla legge.
I contratti e gli oneri sono elementi che devono essere inclusi nella sfera del diritto civile. Tuttavia, devono essere analizzati in modo specifico, proprio perché rappresentano elementi fondamentali anche sul piano economico, soprattutto oggi.
Diritto condominiale. Tutti gli inquilini di un condominio hanno avuto problemi almeno una volta. Infatti, la convivenza condominiale presenta molte complicazioni, e sesso una piccola disputa può trasformarsi in un processo dinanzi ai giudici, pertanto è sempre utile contattare un avvocato per richiedere assistenza e pareri, o per procedere alla verifica oggettiva e consapevole della fondatezza dei ricorsi o le pretese dell inquilino che afferma di non aver potuto esercitare i propri diritti (tipico è il caso delle dispute in merito a parcheggi, spese di manutenzione ordinaria o azioni di manutenzione straordinaria etc.).
L onere costituisce specificamente il diritto individuale, di una persona fisica o giuridica, a garantire l esercizio delle funzioni di altri soggetti. Più semplicemente, possiamo definire l onere come un vincolo che lega un soggetto all altro, ai fini della fornitura di una specifica prestazione; per es.: il creditore cui spetta liquidità, concessagli dal debitore; il titolare cui spettano le prestazioni lavorative del lavoratore subordinato, o il lavoratore cui spetta lo stipendio.
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Alla base dell onere c è un contratto, che è l accordo tra due o più parti al fine della disciplina del rapporto patrimoniale nato tra loro. I contratti caratterizzano la maggior parte delle nostre azioni quotidiane, come l acquisto di beni in un negozio, oppure vendite, trasferimenti, fitti, licenze, trasferimenti di persone o merci, assicurazioni; e ancora i contratti stipulati in banca, come appunto la consegna di denaro in banca e il conto corrente, che tutti abbiamo. In alcuni casi, il rapporto contrattuale tra i due soggetti può non essere equo e dunque svantaggioso per una delle parti stipulanti.
A questo punto il soggetto che non vede riconosciuti i suoi diritti nel contratto si rivolge agli enti di garanzia degli utenti, chiedendo altresì pareri al proprio avvocato. In Italia, un Paese in cui rispetto agli altri Stati sono più diffuse modalità atipiche di pagamento in occasione di compravendite in ambito commerciale (si pensi al pagamento a rate, o la data di scadenza con le note avute a 30, 60, 90 giorni, o le lettere di cambio, tutte tipologie per nulla utilizzate in altri Stati); le suddette modalità di pagamento a rate danno spesso vita a lungaggini o mancata osservanza da parte dei debitori.
Ovviamente, in questi casi è necessaria una lettera di sollecito elaborata dal legale, che serve al creditore a riavere il denaro che gli spetta, e che è un valido strumento che consente di evitare di ricorrere ai giudici e dunque essere costretti a rispettare le lungaggini del processo giudiziario.