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Quando deve essere inoltrato l appello?

La richiesta deve aver luogo entro 3 mesi a decorrere dalla data in cui alla parte lesa è stato notificato che l azione subita è criminosa. Però, in caso di crimini specifici, (violenza sessuale, stalking e così via ), vige una proroga fino a sei mesi.

Quali elementi devono essere inclusi nell appello? Come tutte le altre denunce di reato, perché il magistrato possa agire nei confronti dell accusato, in esso devono essere inclusi la descrizione del crimine, la descrizione analitica di chi ha compiuto il crimine, le eventuali testimonianze o l avviso di intento. Anche non considerando questi fattori, è utile ricordare che l elaborazione dell appello non è affatto facile.

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Difatti, anche se in base alla normativa ad hoc può essere anche la parte lesa a elaborare l appello, l iter penale effettivo ipotizza il supporto di un avvocato che possa occuparsi dell elaborazione, non solo per poter esporre al meglio gli elementi dell illecito, usando termini giuridici specifici, ma anche per non incorrere in errori formali o sostanziali ( che potrebbero essere causa di annullamento), che concernono soprattutto le informazioni che il giudice deve dare in merito all eventuale fine o proroga dell inchiesta.

A quale ente deve essere esibito l appello? Esso deve essere esibito al pubblico ministero o ad un funzionario giudiziario. Quali sono le conseguenze di un elaborazione dell appello non conforme alle disposizioni normative? Ai fini dell azione penale, bisogna sempre prestare attenzione alle prescrizioni legislative circa i tempi e i termini di esibizione dell appello.

Esso deve inoltre comprendere tutte le disposizioni del codice penale, al fine dell esercizio dei diritti nell eventuale iter.

L appello è relativo a ogni soggetto accusato? L art. 123 del codice penale dispone che l appello è relativo a chiunque sia incriminato per il fatto illecito. Pertanto, se l appello riguarda un solo individuo che sia incriminato per il fatto, riguarda comunque tutti, anche se si procede soltanto in una fase successiva al loro riconoscimento, perciò la magistratura agirà contro tutti gli autori. In quali casi non è più valido il diritto a inoltrare l appello?

Esso è invalidato per le seguenti ragioni: a) rinuncia preventiva alla presentazione di esso; b) decadenza per data scaduta. Bisogna provvedere ad inoltrare l appello entro 3 mesi e 6 mesi per crimini specifici (violenze sessuali, stalking e così via ); c) morte del danneggiato, che può avvenire dopo il ricorso o prima di esso.

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Quando la morte del danneggiato sopraggiunge prima dell appello, esso non è più valido, pertanto sarà impossibile agire penalmente nei confronti dell accusato. Quando, al contrario, la morte del danneggiato avviene dopo la presentazione, non subentra l invalidazione del crimine, pertanto l accusato sarà comunque coinvolto nel processo, tranne nel caso in cui i parenti vogliano rinunciare; d) rifiuto dell appello, che rappresenta la rinuncia al diritto di inoltrare ricorso, che avviene in seguito alla sua attuazione.

E ammissibile il trasferimento di un appello che è già stato inoltrato? Sono autorizzati a eseguire la suddetta rinuncia: a) il soggetto denunciante; b) i beneficiari dell eredità, quando la parte lesa è deceduta. La rinuncia può concernere sia il processo, nel caso in cui è stata inoltrata in tale sede, o extraprocessuale, nel caso in cui sia stata inoltrata al di fuori del processo. E necessaria l accettazione della rinuncia da parte dell accusato, ai fini della sua validità. Se valida, comporta l invalidazione del fatto criminoso.

In cosa differiscono ricorso e accusa? L accusa sul piano normativo è necessaria per la notificazione e l esposizione di una causa che riguarda un crimine sanzionabile d ufficio. Ma vi sono altri elementi di differenza: a) è legittimato a inoltrare l accusa anche un individuo differente dalla parte lesa dal reato, a differenza di quanto accade con il ricorso; b) l accusa, a differenza del ricorso, non è finalizzata direttamente o indirettamente alla punizione del soggetto accusato, in quanto rappresenta soltanto la notificazione di una causa che concerne un crimine sanzionabile d ufficio; c) il ricorso legislativo è invece preliminare all azione penale contro specifici crimini (lesioni, percosse, ingiuria, falsa accusa, stalking e così via) o, semplicemente, è il presupposto per agire sul piano penale contro chi ha commesso crimini specifici, quali quelli appena elencati, che devono essere puniti tramite un provvedimento di ricorso, in quanto non è possibile che ciò avvenga d ufficio; d) per inoltrare il ricorso non devono trascorrere più di di 3 mesi o di 6 mesi (per specifici crimini).

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La finalità di tutto ciò è l azione penale tesa alla rigida condanna dei comportamenti spiacevoli e asfissianti, che comportano ansie, debolezza e subordinazione psicologica di un individuo, che non può in tal modo esercitare la propria autonomia.

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Questi atteggiamenti insistenti possono essere: invio continuo di lettere, telefonate, e-mail o sms, o pedinamenti, insidie e atti di abuso con i quali il responsabile vuole ricattare la vittima. I motivi che determinano il carattere grave del crimine, e dunque una punizione ancora più rigida, riguardano soprattutto i casi in cui il responsabile compie tali atti di minaccia nei confronti della propria compagna o di persone importanti nella sfera relazionale. In questi casi la punizione si aggrava di un terzo rispetto alla normalità.

Qualora tali atti di minaccia siano rivolti a minorenni, donne in gravidanza o invalidi, e perfino con l uso di armamenti o ricorrendo al camuffamento, la punizione si inasprisce della metà. Per la condanna dello stalking la parte lesa deve presentare accusa o denuncia entro un semestre dalla data in cui il fatto ha cominciato a verificarsi.

Chi è ritenuto responsabile di stalking deve sottostare a provvedimenti cautelativi, ossia l interdizione di recarsi negli stessi luoghi dove potrebbe esservi la parte lesa, o l obbligo di tenere una certa distanza rispetto alla parte lesa. I suddetti provvedimenti, ossia la distanza dalla casa della parte lesa nonché l interdizione a recarsi nei medesimi luoghi da questa frequentati, devono essere trasmessi dal giudice anche ai servizi socio-assistenziali e agli organi di pubblica sicurezza, sia per scongiurare che il crimine possa aver luogo nuovamente, sia per proseguire all eventuale sequestro di armi.