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Quando si verifica il crimine e quali punizioni sono previste? Il crimine si verifica nel momento in cui, dopo le condotte criminali reiterate, l accusato genera nella vittima una delle conseguenza nocive che la stessa legge prevede.
La punizione prevista è la detenzione da 6 mesi a 4 anni, eccetto il caso di nuovi fattori aggravanti. Tuttavia, l accusato viene punito con l ergastolo quando si spinge perfino all omicidio della vittima perseguitata. Quali sono i fattori aggravanti?
1) la punizione arriva fino a due terzi quando il responsabile del crimine è un individuo già condannato per il delitto di cui al primo comma. 2) la punizione raggiunge la metà ed è attuabile d ufficio quando la vittima del crimine è un minorenne e ricorrono inoltre le circostanze presunte dall articolo 339 codice penale. 3) la pena è attuabile d ufficio quando il crimine è stato compiuto con gravi minacce, e unitamente a un altro atto criminoso che prevede la punibilità d ufficio. Quando si può fare richiesta della punizione del soggetto responsabile? Si può procedere a punire tale crimine soltanto con il ricorso della parte lesa. La richiesta deve avvenire entro 6 mesi.
Il crimine è punibile d ufficio se la vittima è un minorenne o un invalido, e se è accompagnato da altro gesto criminoso soggetto alla procedura d ufficio. L azione di minaccia è un crimine sussidiario, in quanto è considerabile come crimine autonomo solo nel caso in cui non rientri nella commissione di un altro gesto criminale e ne rappresenti dunque un fattore aggravante (si pensi alla minaccia a organismi pubblici, crimine a sé stante regolato dall art. 338 codice penale ).
Il reale motivo del crimine di minaccia è l intenzione di prevedere per la vittima un male ingiusto, contro legge, una lesione individuale o un danno patrimoniale, che il responsabile potrebbe compiere in futuro con un gesto criminale e intenzionale, anche compiuto non in prima persona. Bisogna considerare la suddetta circostanza una tipologia indipendente rispetto a quella d minaccia derivante da insulti o invettive.
Ai fini del riconoscimento della minaccia, deve verificarsi il male minacciato, che deve inoltre essere concretamente rapportabile ad uno specifico soggetto.
I mezzi e le modalità con cui il reato è commesso non hanno notevole rilevanza, pertanto il crimine può avvenire a parole, con lettere o gesti, in modo diretto o indiretto, o con comportamenti assai pericolosi e preoccupanti.
Il crimine di minaccia è tale anche se la vittima non è parte attiva, ma ne sia però consapevole, e l accusato ricorre a parenti, amici e colleghi se ha la certezza che questi informeranno la vittima stessa della minaccia avuta.
Non ha alcuna importanza per la configurazione del crimine, il possibile atteggiamento minaccioso o arrogante della vittima, potenziale causa del gesto criminoso dell accusato.
Alla base della minaccia è obbligatorio che vi sia il timore di un male ingiusto. Il pregiudizio è una condotta che lede o non rispetta un bene concreto o un diritto della parte lesa.
Il pregiudizio deve essere reato: è tale qualsiasi oltraggio previsto come tale dalla legge e contrario a essa.
-reato di pericolo reato di tentata estorsione reato di autoriciclaggio Bolzano-Novara avvocato penalista Cremona avvocato penale reato di imbrattamento-guida sotto effetto di stupefacenti Moncalieri avvocato penalista reato di violenza privata-Milano Milano reato corruzione Gallarate reato di malversazione-criminalità organizzata reato di danneggiamento depenalizzato avvocato penale Svizzera-reato di lesioni gravissime reato di inquinamento ambientale reato di genere-avvocato penalista Forlì truffe avvocato penale Venezia reato di evasione Verona-reato di bagarinaggio omissione di atti d ufficio reato diritto d autore Ravenna-casi di mafia Treviso Pavia Treviso custodia cautelare in carcere Novara Cuneo-Modena Cuneo avvocato penalista diritto penale internazionale reato di contraffazione
Non è invece un male ingiusto la minaccia ai diritti del soggetto, come anche quella che ha la funzione deterrente in rapporto alla lesione di un diritto, concreta o morale, che rischia la parte lesa.
Per quanto riguarda l aspetto dell attuazione del crimine di minaccia, quest ultimo si palesa nella semplice comprensione dell oltraggio da parte della vittima. Infatti non rileva la reiterazione della causa persecutoria propria della minaccia.
L art. 635 codice penale (pregiudizio) stabilisce che chiunque distrugga, leda, disperda o rompa beni mobili o immobili di altri è soggetto, dopo il ricorso della parte lesa, a una pena detentiva che va fino a 1 anno o con una multa fino a 309 euro.
Il crimine di pregiudizio può essere punito con la detenzione da 6 mesi a 3 anni, è punibile d ufficio, se esso è commesso secondo le seguenti modalità: con violenze o minacce alla parte lesa; da datori di lavoro che prevedono la recessione, da lavoratori in caso di sciopero, o in casi di interruzione dei pubblici uffici o pubblica urgenza (art. 331 c.p.); su edifici pubblici o con scopi di uso pubblico o per l azione di venerazione o su beni storici o artistici in qualsiasi regione, o su beni immobili che sono parte dei centri storici delle città, o su beni rinvenibili in uffici o istituti pubblici, o sequestrati o requisiti, o illuminati per esigenza o routine o per il culto pubblico, o utilizzate a fini pubblici, protezione o devozione; su opere finalizzate all irrigazione; su alberi di viti o di frutti, o su pinete, boschi o selve, e su serre ai fini della riforestazione.
L illecito di pregiudizio tutela il diritto di possesso contro chi intenzionalmente vuole demolire i beni. La recente dottrina rinviene il bene giuridico protetto nel diritto, la conservazione del bene, che è compito di chi lo possiede e di chi lo usa. Qualunque soggetto può compiere tale illecito, in casi differenti da quelli di crimine proprio.